Atto di Successione: cos’è, quando serve e come si redige

Si sente spesso parlare di atto di successione, ma non sempre è chiaro di cosa si tratti. In realtà, questa espressione viene usata comunemente per riferirsi al documento che attesta chi sono gli eredi di una persona defunta. In questo approfondimento vedremo cos’è esattamente l’atto di successione, quando serve e come ottenerlo o redigerlo.

Cos’è l’atto di successione

Con ‘atto di successione’ ci si riferisce in genere all’atto formale che certifica la situazione ereditaria di una persona deceduta (il de cuius). Va precisato che non esiste un documento unico chiamato ufficialmente ‘atto di successione’ nel nostro ordinamento. Piuttosto, la legge prevede due strumenti per attestare chi sono gli eredi:

  • l’atto notorio di successione (detto anche atto di notorietà): è un atto pubblico redatto da un notaio (o dal cancelliere di un tribunale) in cui, sulla base delle dichiarazioni di testimoni, vengono indicati gli eredi legittimi e/o testamentari del defunto;
  • la dichiarazione sostitutiva di atto notorio relativa alla successione: è un documento sotto forma di autocertificazione che gli eredi stessi possono redigere e sottoscrivere, dichiarando quali sono gli eredi e altri dati successori, ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000.

Entrambi questi documenti servono a comprovare agli enti terzi (banche, Poste, assicurazioni, uffici pubblici) chi ha diritto all’eredità e in quali proporzioni. Spesso l’atto notorio o la sua dichiarazione sostitutiva vengono richiesti insieme alla dichiarazione di successione per completare le pratiche di successione.

Quando serve l’atto di successione

L’atto notorio (o la sua versione sostitutiva) serve in diverse circostanze pratiche legate all’eredità. 

  • Ad esempio, istituti di credito e banche chiedono agli eredi di esibire un atto notorio di successione per sbloccare i conti correnti del defunto e consentire la liquidazione delle somme agli aventi diritto. 
  • Analogamente, compagnie assicurative potrebbero richiederlo per pagare polizze vita agli eredi. 

In generale, ogni volta che occorre dimostrare ufficialmente chi sono gli eredi (e non è stato fatto un atto pubblico come un verbale notarile di apertura testamento), l’atto di successione torna utile.

Va specificato che non sempre bisogna procurarsi un atto notorio: se la successione è di modesta entità o se gli eredi sono pochi e noti, a volte gli enti accettano la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (autocertificazione) invece dell’atto notarile. Tuttavia, in situazioni complesse o dove vi siano dubbi (ad esempio eredi residenti all’estero, parenti lontani fino al terzo grado da rintracciare, ecc.), rivolgersi a un notaio per un atto notorio può garantire maggiore certezza legale.

Come si redige o ottiene l’atto di successione

Atto notorio notarile

Per ottenerlo, gli eredi devono rivolgersi a un notaio (o al tribunale, anche se oggi quasi sempre ci si affida a un notaio per semplicità). Servono due testimoni maggiorenni che non siano tra gli eredi né interessati all’eredità. Il notaio raccoglie le dichiarazioni dei testimoni e redige un verbale di successione in cui attesta chi sono gli eredi legalmente riconosciuti e, se c’è un testamento, ne riporta gli estremi. Il costo di un atto notorio varia a seconda del notaio (di solito qualche centinaio di euro tra onorario e marche da bollo). L’atto notorio viene rilasciato in copie conformi che potranno essere presentate agli enti richiedenti.

Dichiarazione sostitutiva (autocertificazione)

Gli eredi possono, in alternativa all’atto notorio, redigere una dichiarazione sostitutiva di atto notorio. Si tratta di un documento in cui uno degli eredi dichiara, sotto la propria responsabilità, chi sono tutti gli eredi e le rispettive quote (nonché l’assenza o l’esistenza di testamenti). Va indicato il proprio documento di identità e va firmato da chi la rende; la firma è autenticata (ad esempio in Comune) oppure presentata insieme a fotocopia del documento. Questa autocertificazione, fatta ai sensi del D.P.R. 445/2000, ha lo stesso valore dell’atto notorio nei confronti della Pubblica Amministrazione e degli enti privati che vi aderiscono.

Il vantaggio è che è gratuita (salvo qualche marca da bollo se richiesta dall’ente) e immediata da ottenere. Tuttavia, se gli enti coinvolti lo richiedono espressamente, potrebbe essere comunque necessario presentare l’atto notorio notarile.

FAQ – Domande frequenti

  1. Atto notorio o dichiarazione sostitutiva: come scelgo?
    Usa la dichiarazione sostitutiva se la successione è lineare (pochi eredi, quote chiare) e l’ente la accetta. Opta per l’atto notorio notarile quando gli eredi sono molti, c’è un testamento da pubblicare o servono maggiori garanzie legali.
  2. Quali documenti servono per l’atto notorio?
  • Dati anagrafici del defunto e degli eredi
  • Certificato di morte
  • Eventuale testamento
  • Due testimoni maggiorenni non coinvolti nella successione
  1. Chi può richiederlo e perché?
    Banche, Poste, assicurazioni e uffici pubblici lo chiedono per sbloccare conti, liquidare polizze o volturare beni. Presentarlo subito velocizza ogni pratica ereditaria.

Conclusioni

In conclusione, l’atto di successione è quel documento che certifica formalmente la posizione degli eredi. Può assumere la forma di un atto notorio redatto da un notaio con testimoni, oppure di una dichiarazione sostitutiva resa dagli eredi stessi. È importante procurarselo quando richiesto (ad esempio da banche o assicurazioni), così da poter completare tutte le pratiche ereditarie – dalla riscossione di crediti alla voltura di immobili – in modo regolare e senza intoppi.

Sebbene la redazione dell’atto notorio o della dichiarazione sostitutiva non rientri tra i servizi di competenza di uno studio commercialista, è comunque un passaggio strettamente legato a molte delle pratiche fiscali e amministrative che seguono una successione. In Start Servizi affianchiamo i clienti nella gestione completa della dichiarazione di successione e degli adempimenti fiscali collegati, offrendo un servizio chiaro, trasparente e professionale per affrontare ogni fase con consapevolezza e serenità.

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