Tassa di successione: quando non si paga?

Nel nostro paese, la tassa di successione è un’imposta dovuta sugli immobili, sui diritti reali immobiliari e su altre attività patrimoniali trasmesse agli eredi al momento del decesso del de cuius. Tuttavia, ci sono casi specifici in cui questa tassa non si paga o è soggetta a particolari esenzioni. Capire quali situazioni danno diritto all’esenzione e quali limiti devono essere rispettati è essenziale per evitare errori e sanzioni.

In questo articolo approfondiremo le condizioni per cui l’imposta sulla successione non è dovuta e le regole da seguire per beneficiare delle esenzioni previste dalla legge.

Casi in cui non si paga la tassa di successione

Esistono alcune situazioni in cui gli eredi non sono tenuti a versare l’imposta di successione, principalmente grazie alla presenza di franchigie o esenzioni. I casi più comuni sono:

Eredi in linea retta con patrimonio entro il limite della franchigia

Se il valore complessivo dei beni ereditati non supera 1 milione di euro per ciascun erede in linea retta(coniuge, figli, genitori), non è dovuta alcuna tassa di successione.

Fratelli e sorelle con beni entro la franchigia

Per i fratelli e sorelle, il limite di franchigia è 100.000 euro per ciascun erede. Se il valore ereditato non supera questa soglia, la tassa non si applica.

Immobili adibiti a prima casa

Gli eredi che ricevono un immobile come prima casa non pagano le imposte ipotecarie e catastali oltre a beneficiare di esenzioni parziali sull’imposta di successione. 

Questa regola si applica indipendentemente dal valore dell’immobile, ma l’erede deve risiedere o impegnarsi a trasferire la residenza nell’immobile.

Beni immobili o diritti reali immobiliari sotto una certa soglia

Quando il valore degli immobili o diritti reali ereditati è basso e rientra nelle franchigie previste, non si paga alcuna tassa di successione.

Esenzioni specifiche per altri beni

Non tutti i beni ereditati sono soggetti a tassazione. Di seguito i casi principali in cui si applicano esenzioni specifiche:

  • Polizze vita: le somme ricevute dai beneficiari di una polizza vita non rientrano nell’asse ereditario e sono esenti da tassazione, indipendentemente dal valore.
  • Trattamento di Fine Rapporto (TFR): le somme accantonate come TFR dal datore di lavoro non sono soggette a imposta di successione.
  • Titoli di Stato: alcuni strumenti finanziari, come i Buoni del Tesoro Poliennali (BTP), sono esclusi dal calcolo delle attività ereditarie.

Quando la tassa di successione è parzialmente applicata?

In alcuni casi, l’imposta viene applicata solo parzialmente. Ecco le situazioni principali:

Beni ereditati da parenti fino al quarto grado:

Per parenti come cugini, zii o nipoti, non è prevista alcuna franchigia. Tuttavia, la tassa si applica solo sul valore dei beni superiori alle soglie minime stabilite dall’Agenzia delle Entrate.

Immobili con vincoli storici o artistici:

Gli immobili vincolati come beni di interesse storico o artistico possono beneficiare di una riduzione del valore catastale ai fini del calcolo dell’imposta.

Quali regole seguire per beneficiare dell’esenzione?

Per assicurarsi che l’esenzione successione sia applicabile, è necessario:

  • Presentare la dichiarazione di successione presso l’Agenzia delle Entrate entro 12 mesi dal decesso.
  • Allegare tutti i documenti richiesti, come:
  • Certificato di morte.
  • Elenco dettagliato dei beni ereditati (beni immobili o diritti reali inclusi).
  • Dichiarazione del valore complessivo del patrimonio.

In assenza di questa dichiarazione, gli eredi potrebbero perdere il diritto alle esenzioni o subire sanzioni per mancata dichiarazione.

Esempi pratici: tassa di successione quando non si paga

Eredi in linea retta con beni entro il limite di franchigia

Scenario: un figlio eredita un immobile con valore catastale di 800.000 euro e un conto bancario di 150.000 euro.

Risultato: non paga l’imposta di successione poiché il valore totale (950.000 euro) è inferiore al limite di 1 milione di euro.

Fratelli che ereditano beni con valore basso

Scenario: due fratelli ereditano un immobile del valore di 200.000 euro in parti uguali.

Risultato: ogni fratello eredita una quota di 100.000 euro, quindi non deve pagare nulla poiché rientra nella franchigia.

Coniuge che eredita immobili e beni mobili

Scenario: il coniuge eredita un immobile adibito a prima casa e altri beni per un valore complessivo di 700.000 euro.

Risultato: non paga alcuna tassa di successione grazie all’esenzione sulla prima casa e al limite della franchigia.

Cosa succede in caso di errori nella dichiarazione?

Se la dichiarazione di successione contiene errori o viene omessa, gli eredi rischiano:

  • Sanzioni amministrative per dichiarazione tardiva.
  • Perdita delle esenzioni previste dalla normativa.
  • Applicazione di interessi di mora sulle somme non versate.

Conclusione

Conoscere le regole sull’esenzione successione è fondamentale per evitare di pagare tasse non dovute e gestire correttamente l’eredità. Capire i limiti di franchigia, le agevolazioni per gli immobili e i casi in cui l’imposta non si applica consente agli eredi di affrontare il processo senza complicazioni.

Se hai dubbi su come presentare la dichiarazione di successione o vuoi verificare se rientri nei casi di esenzione, il team di Start Servizi è a tua disposizione. Offriamo una consulenza personalizzata per guidarti in ogni fase del processo successorio, garantendo il rispetto delle normative e la tutela dei tuoi diritti. 

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Domande Frequenti (FAQ)

Quando non si paga la tassa di successione?

  • Eredi in linea retta: se il valore complessivo dell’eredità non supera 1 milione di euro per ciascun erede.
  • Fratelli e sorelle: se l’eredità non supera 100.000 euro per ciascun erede.
  • Immobili prima casa: esenti da imposte ipotecarie e catastali, con riduzioni sull’imposta di successione.
  • Polizze vita, TFR e titoli di Stato: esenti dalla tassa di successione.

Cosa sono le franchigie e come funzionano?

Le franchigie sono soglie di esenzione fiscale stabilite dalla legge. Gli eredi non pagano tasse di successione per il valore dell’eredità che rientra entro queste soglie.

Gli immobili con vincoli storici o artistici sono tassati?

Sì, ma il valore catastale viene ridotto per il calcolo dell’imposta di successione. Inoltre, gli eredi devono garantire la conservazione dell’immobile per mantenere i benefici fiscali.

Come si ottengono le esenzioni sulla tassa di successione?

Per beneficiare delle esenzioni, è necessario presentare la dichiarazione di successione entro 12 mesi dal decesso, allegando tutti i documenti richiesti, come il certificato di morte e l’elenco dei beni ereditati.

Cosa accade in caso di errori nella dichiarazione di successione?

Gli errori possono comportare:

  • Sanzioni amministrative.
  • Perdita delle esenzioni fiscali.
  • Applicazione di interessi di mora.

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